In Italia la cultura della casa di proprietà è da tempo molto radicata, in particolare a partire dal secondo dopoguerra, e nella maggior parte dei casi si tratta di immobili già acquisiti, sui quali quindi non grava nessun mutuo ipotecario.
Contrariamente a quanto si possa pensare, però, non siamo il Paese con la percentuale di case di proprietà più alta in Europa, con un trend in calo rispetto agli anni precedenti.
Infatti, la situazione fotografata dal Eurostat nel 2020 era la seguente:
Come si evince dal grafico, in Italia la percentuale di proprietari di case nel 2020 era pari al 75,1%, contro una media UE del 70%. Le quote più elevate si registrano invece nei Paesi dell’est Europa, con la Romania che si attesta al 96,1%.
Secondo i dati pubblicati a settembre dall’ISTAT, però, la quota di proprietari di casa è diminuita nel nostro Paese in relazione al totale dei titoli abitativi.
Approfondiamo insieme e cerchiamo di capire quanti sono i proprietari di casa in Italia.
Di cosa parliamo in questo articolo
I dati ISTAT sulle case di proprietà
L’ISTAT, l’Istituto Nazionale di Statistica, ha pubblicato nel settembre del 2022 il rapporto intitolato “Gruppo di lavoro sulle politiche per la casa e l’emergenza abitativa”, al cui interno troviamo il capitolo “Il titolo di godimento dell’abitazione e la tipologia di abitazione”, nel quale sono riportati i dati aggiornati al 2021 sulle case di proprietà o in affitto in Italia.
Ecco cosa emerge dal rapporto ISTAT:
- 18,2 milioni di famiglie (pari al 70,8% del totale) sono proprietarie dell’abitazione in cui vivono;
- 5,2 milioni (il 20,5%) vivono in affitto;
- 2,2 milioni (l’8,7%) dispongono dell’abitazione in usufrutto o a titolo gratuito;
- le famiglie proprietarie di un’abitazione e che pagano un mutuo rappresentano il 12,8% del totale (circa 3,3 milioni di famiglie).
In termini numerici, gli individui che vivono in case di proprietà sono 42,7 milioni (72,5%), mentre 11,8 milioni (20,0%) vivono in affitto e 4,4 milioni (7,6%) in usufrutto o in uso gratuito.
Quindi, alla domanda “quanti sono i proprietari di casa in Italia?” possiamo rispondere dicendo che si tratta del 70,8% delle famiglie, pari a 42,7 milioni di individui.
Proprietari di casa in Italia: ripartizione geografica
Dal punto di vista territoriale, l’ISTAT illustra una situazione alquanto omogenea, con alcune differenze minime tra Nord, Centro e Mezzogiorno.
Come si può leggere nella tabella, i tassi di affitto sono più elevati al Nord Italia, con il 22,2%, che registra anche la percentuale più alta di proprietà con mutuo (15,1%).
I tassi di affitto sono più bassi al Centro, con il 17,5%, che registra però anche la percentuale più alta di proprietà senza mutuo, pari al 61,2%, di poco superiore al Mezzogiorno, che si assesta al 61%.
Al Sud, invece, il 19,7% delle famiglie vive in affitto e solo il 9,1% ha un mutuo in corso.
La casa e la condizione economica delle famiglie
Il rapporto dell’ISTAT si concentra in particolare sulla condizione economica delle famiglie in relazione al titolo di godimento dell’abitazione in cui risiedono.
Quello che emerge è alquanto prevedibile, ovvero che le famiglie con redditi più bassi vivono in affitto.
“L’affitto è più diffuso tra le famiglie meno abbienti. Nel quinto di famiglie più povero (quelle cioè con un reddito equivalente inferiore al primo quintile), la percentuale di quelle in affitto è pari al 31,8%; tale valore scende al 24,5% nel secondo quinto, rimanendo al di sopra della media nazionale. La percentuale si riduce all’11,3% tra le famiglie più benestanti (quelle che appartengono all’ultimo quinto di reddito equivalente).”
L’incidenza di povertà assoluta è maggiore tra le famiglie che vivono in affitto. Si legge nel rapporto che:
“le oltre 889 mila famiglie povere in affitto corrispondono al 45,3% di tutte le famiglie povere, con un’incidenza di povertà assoluta pari al 18,5%, contro il 4,3% di quelle che vivono in abitazioni di proprietà.”
L’affitto risulta la soluzione più diffusa anche tra:
- le famiglie di più recente costituzione;
- il 47,8% delle persone sole con meno di 35 anni;
- il 39,9% delle giovani coppie senza figli;
- le persone sole di 35-64 anni (33,2%);
- le famiglie monogenitore con figli minori (30,8%);
- le famiglie con almeno tre minori (33,7%);
- il 35,5% delle famiglie in cui il principale percettore di reddito è disoccupato;
- il 68,5% delle famiglie con stranieri.
Come accennato, le famiglie meno abbienti riescono con più difficoltà a sostenere il peso finanziario di un mutuo. In generale, quelle che accedono con più frequenza a un mutuo sono le famiglie di più recente costituzione.
Invitiamo a consultare il rapporto integrale per maggiori dettagli e per visualizzare le tabelle con tutti i dati raccolti dall’ISTAT.