In Italia possiamo usufruire di una sanità universale, erogata attraverso il Servizio Sanitario Nazionale, che garantisce a chiunque l’accesso a prestazioni medico-sanitarie in forma gratuita o, per alcune di esse, in partecipazione delle spese, con il pagamento del ticket.
Si tratta di una importante conquista sociale ottenuta nel tempo, ma è noto a tutti come, in alcuni casi, si debba ricorrere alla sanità privata per ricevere le cure mediche di cui si ha bisogno nel minor tempo possibile, a causa ad esempio delle lunghe liste d’attesa nelle strutture pubbliche o della scarsità, di queste ultime in alcune aree del Paese.
Questo si è tradotto in un aumento considerevole della spesa out-of-pocket (traducibile in “di tasca propria”) negli ultimi 10 anni, come confermato da numerosi studi effettuati sul nostro Paese, come lo “State of Health in the EU · Italia · Profilo della Sanità 2019”, realizzato dalla Commissione Europea.
In questo scenario, assumono un ruolo sempre più centrale i Fondi Sanitari Integrativi, che offrono ai lavoratori prestazioni medico-socio-sanitarie a integrazione del Servizio Sanitario Nazionale, con copertura totale o parziale delle spese.
Vediamo quindi cosa sono i Fondi Sanitari Integrativi, come funzionano e quali sono i principali Fondi rivolti ai lavoratori del Settore delle costruzioni.
Di cosa parliamo in questo articolo
I Fondi Sanitari Integrativi: cosa sono
I Fondi Sanitari Integrativi entrano nell’ordinamento giuridico italiano con l’approvazione del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, che con l’articolo 9 introduce “Forme integrative di assistenza sanitaria”, stabilendo quanto segue:
“Possono essere istituiti fondi integrativi sanitari finalizzati a fornire prestazioni aggiuntive rispetto a quelle assicurate dal Servizio sanitario nazionale.”
Come illustrato sul sito www.sonoprevidente.it, il sistema sanitario in Italia è costruito su più pilastri:
- la sanità pubblica, quindi il SSN, basato sull’universalità, l’uguaglianza e l’equità;
- la sanità integrativa di natura collettiva o individuale, ovvero i Fondi di Assistenza Sanitaria Integrativi.
Questi ultimi si dividono in 3 categorie:
- Fondi Sanitari Negoziali, o Contrattuali, ovvero associazioni senza scopo di lucro o fondazioni, nate grazie ai Contratti Collettivi di Lavoro o ad accordi collettivi. Possono accedere a questi Fondi solo i lavoratori interessati dallo specifico CCNL o accordo collettivo. Vedremo più avanti i Fondi Negoziali previsti per il Settore delle costruzioni;
- Fondi Sanitari Aperti, o polizze collettive, istituiti sotto forma di patrimoni autonomi e separati o sotto forma di polizze assicurative;
- Casse e Società di Mutuo Soccorso aventi esclusivamente fine assistenziale.
- Fondi Sanitari DOC, ai quali possono iscriversi tutti i cittadini, ma che offrono solamente prestazioni non offerte dal Sistema Sanitario Nazionale.
Quale funzione svolgono i Fondi Sanitari Integrativi
In una guida elaborata dal MEFOP – la Società per lo sviluppo del Mercato dei Fondi pensione fondata nel 1999 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per supportare l’attività dei Fondi pensione e, successivamente, anche di Casse di Previdenza e Fondi sanitari – si legge che per Assistenza Sanitaria Integrativa si intende una forma di assistenza sanitaria privata che si sviluppa con l’obiettivo di affiancare le prestazioni assicurate dal Servizio Sanitario Nazionale.
I fondi agiscono, nello specifico, attraverso l’erogazione di prestazioni integrative, divise in 3 tipologie:
- integrative o aggiuntive rispetto a quelle comprese nei LEA (extra livelli essenziali di assistenza, di seguito LEA);
- integrative e complementari rispetto a quelle comprese nei LEA;
- sostitutive o duplicative rispetto a quelle comprese nei LEA.
Sintetizzando, i Fondi Sanitari Integrativi nascono con l’obiettivo di erogare le prestazioni escluse dal sistema pubblico o parzialmente a carico dei privati, in un regime di non concorrenza con il SSN.
Queste prestazioni possono essere erogate sotto forma di rimborso o attraverso assistenza sanitaria diretta presso Enti sanitari convenzionati con il Fondo Sanitario.
Come funzionano i Fondi di Assistenza Sanitaria Integrativa
Abbiamo spiegato che i Fondi Sanitari Integrativi affiancano, integrano o sostituiscono le prestazioni garantite dal SSN, e che questi si dividono in diverse tipologie, alcune rivolte esclusivamente a specifiche categorie di lavoratori, altre aperte a chiunque voglia aderire.
Ma come funzionano?
Il principio alla base è molto semplice. Se parliamo di un Fondo Negoziale, quindi previsto dal CCNL o da un accordo collettivo, allora il lavoratore ha diritto ad accedere alle prestazioni offerte dal Fondo specifico di riferimento.
Capita molto spesso di avere questa possibilità senza esserne a conoscenza. Per questo motivo, si consiglia sempre di verificare questo aspetto, chiedendo al proprio datore di lavoro, al rappresentante sindacale (se presente), a un CAF o controllando la busta paga e il CCNL di categoria.
Per i fondi aperti, invece, si può decidere liberamente se aderire o meno.
In entrambi i casi, comunque, si procede seguendo lo schema delineato in questa pratica infografica.
Sintetizzando, si aderisce (volontariamente o per accordi collettivi) e si versa un contributo mensile (che varia di fondo in fondo e che, in alcuni casi, prevede la partecipazione dell’azienda alla spesa), accedendo così a un Piano Sanitario, ovvero a un elenco molto articolato di prestazioni offerte da strutture convenzionate, tramite rimborso o pagamento diretto, come già detto prima.
Cosa vuol dire tutto questo? Che se hai aderito a un Fondo Sanitario Integrativo, puoi recarti presso una struttura convenzionata e sottoporti a un trattamento medico-sanitario previsto dal piano sanitario a carico del Fondo, che provvederà a rimborsare la spesa sostenuta o, in alcuni casi, a pagare direttamente la struttura.
Niente liste d’attesa, file interminabili, burocrazia e rallentamenti. Un bel vantaggio, in particolare se si parla della nostra salute. In molti casi, il Fondo Sanitario consente di iscrivere anche i propri familiari con un ulteriore contributo.
Quali sono i Fondi Sanitari Integrativi per i lavoratori delle Costruzioni
I lavoratori del Settore delle Costruzioni, a seconda del CCNL di riferimento, possono accedere ai seguenti Fondi di Assistenza Sanitaria Integrativa:
- i lavoratori dei Settori legno, cemento, lapidei, laterizi e manufatti in cemento aderiscono al Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa Fondo Altea;
- i lavoratori del Settore edile aderiscono al Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa Fondo Sanedil.
Verifica con il tuo datore di lavoro o referente aziendale, e chiedi le informazioni di cui hai bisogno per accedere al Fondo di tua competenza e sfruttare i vantaggi dell’adesione ad una forma di sanità integrativa.