Appalto ex Ilva, lavoratori Quadrato a rischio. Busto e Guida: “Situazione paradossale”
“Un’altra vicenda poco chiara nell’indotto ex Ilva, alla quale le istituzioni sono chiamate a dare una risposta. L’ennesimo capitolo di una saga che sta assumendo contorni preoccupanti, nel silenzio generale”.
Franco Busto, segretario generale della UIL di Puglia, esprime così la propria “convinta e piena solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della Quadrato Costruzioni e Industria di Taranto”, da oggi in sciopero e in stato di mobilitazione dinanzi alla Prefettura ionica.
“Nonostante ci siano lavori appaltati da Mittal a Quadrato almeno fino a fine anno – fa sapere Antonio Guida, segretario della Feneal UIL di Taranto – la proprietà ex Ilva ha comunicato lo scorso sabato all’azienda tarantina di smobilitare le aree di deposito e stoccaggio, cambiando, di fatto e in maniera sostanziale, le condizioni del contratto. Il risultato di questa decisione improvvisa è che adesso circa 80 lavoratori e lavoratrici vedono a serio rischio il posto di lavoro, con l’unico appiglio della cassa integrazione Covid per fortuna ancora aperta”.
“La cosa incredibile – fa eco Franco Busto – è che Quadrato ha ancora pagamenti in sospeso da parte di Mittal. La storia si ripete ed è comune a gran parte dell’indotto del colosso indiano: quando è la volta di pagare, si fanno orecchie da mercante, quando invece si tratta di tagliare, non si perde tempo”.
“Così non si può andare avanti – conclude Busto –. Considerato il reiterato silenzio di Mittal, la Regione e il Governo, che si appresta a entrare ufficialmente nella proprietà del siderurgico, intavolino subito una discussione seria, improntata alla concretezza, per fare chiarezza sulle tante incognite che aleggiano sull’indotto ex Ilva. Non possono pagare, sempre e comunque, i lavoratori”.