I cantieri edili sono ambienti di lavoro complessi e dinamici, caratterizzati da una molteplicità di attività e rischi potenziali per i lavoratori. La sicurezza in questi contesti è quindi di fondamentale importanza per tutelare la salute e l’integrità di tutti coloro che operano al loro interno.
Per garantire un ambiente di lavoro sicuro, la normativa italiana, in particolare il D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla Sicurezza), prevede una serie di obblighi e responsabilità per le aziende e per le figure che operano all’interno dei cantieri.
Tra le figure chiave per la gestione della sicurezza nei cantieri troviamo il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), la figura che, all’interno dell’azienda, si occupa di coordinare il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP), ovvero l’insieme delle persone, dei sistemi e dei mezzi che hanno lo scopo di prevenire e proteggere i lavoratori dai rischi professionali.
La sua presenza è obbligatoria in tutte le aziende, a prescindere dalle dimensioni e dal numero di lavoratori.
Approfondiamo cercando di capire chi è il RSPP, quali sono i suoi compiti e le sue responsabilità in cantiere, e come la sua figura contribuisce a creare un ambiente di lavoro più sicuro per tutti.
Di cosa parliamo in questo articolo
La figura dell’RSPP: chi è e cosa fa
L’RSPP è una figura fondamentale per la sicurezza in cantiere. Si tratta di una persona designata dal datore di lavoro per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi.
La nomina dell’RSPP è un obbligo non delegabile del datore di lavoro, così come la valutazione dei rischi e la redazione del documento di valutazione dei rischi (DVR), ed è utile chiarire fin da subito che questa figura non è specifica per il cantiere, ma è valida per l’azienda. Questo vuol dire che la stessa impresa edile con più cantieri attivi non è tenuta a designare un RSPP per ognuno di essi, in quanto è sufficiente nominarne uno che operi per conto dell’azienda.
Tipi di RSPP
Il datore di lavoro deve nominare un RSPP per la sua azienda, scegliendo tra tre opzioni, che indichiamo di seguito:
- RSPP interno: si tratta di un lavoratore dipendente dell’azienda che possiede i requisiti previsti dalla legge. Questa figura è obbligatoria per le aziende con più di 200 lavoratori e in altri casi specifici previsti dalla normativa, come ad esempio le aziende del settore chimico-petrolchimico;
- RSPP esterno: si tratta di un professionista esterno all’azienda, in possesso dei requisiti di legge, a cui viene affidato l’incarico. Il ricorso all’RSPP esterno è obbligatorio se l’azienda non ha dipendenti in possesso dei requisiti necessari;
- Datore di lavoro come RSPP: il datore di lavoro stesso può assumere il ruolo di RSPP solo in alcuni casi specifici previsti dalla normativa, come ad esempio nelle aziende artigiane e industriali fino a 30 lavoratori.
Quali sono i requisiti richiesti?
Per ricoprire il ruolo di RSPP, è necessario possedere specifici requisiti professionali definiti dall’articolo 32 del D.Lgs. 81/08.
Quali sono questi requisiti?
- essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore;
- essere in possesso di un attestato di frequenza, con verifica dell’apprendimento, a specifici corsi di formazione adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative;
- essere in possesso di un attestato di frequenza, con verifica dell’apprendimento, a specifici corsi di formazione in materia di prevenzione e protezione dei rischi, anche di natura ergonomica e da stress lavoro-correlato, di organizzazione e gestione delle attività tecnico amministrative e di tecniche di comunicazione in azienda e di relazioni sindacali.
La formazione per RSPP deve essere erogata secondo le modalità definite dagli Accordi Stato-Regioni, e prevede:
- un corso di formazione iniziale;
- un corso di aggiornamento da ripetere ogni 5 anni.
Quali sono i compiti di un RSPP?
Il D.Lgs. 81/2008, all’art. 33, elenca i compiti del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, che deve provvedere:
- all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale;
- a elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’articolo 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure;
- a elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
- a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
- a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica prevista dall’articolo 35;
- a fornire ai lavoratori le informazioni necessarie per operare in sicurezza, così come indicato nell’articolo 36.
Ma cosa fa, nel concreto, un RSPP?
- Esegue l’analisi e la valutazione dei rischi: grazie alla sua formazione e alla conoscenza dell’organizzazione aziendale, è incaricato di individuare i fattori di rischio presenti in cantiere e di valutare i rischi specifici per ogni attività lavorativa. Questo processo si traduce nella stesura del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), che individua i pericoli presenti in cantiere e le misure di prevenzione e protezione da adottare.
- Elabora le misure preventive e protettive: sulla base della valutazione dei rischi, l’RSPP elabora le procedure di sicurezza per le diverse attività svolte in cantiere. Queste procedure, spesso formalizzate in istruzioni operative, definiscono le modalità di lavoro sicure, le attrezzature da utilizzare, i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) necessari e le misure da adottare per prevenire gli infortuni.
- Organizza la formazione e l’informazione dei lavoratori: l’RSPP propone programmi di formazione specifici per i rischi presenti in cantiere e si assicura che i lavoratori ricevano un’adeguata informazione sui rischi a cui sono esposti. Questo include la formazione sull’uso corretto dei DPI, sulle procedure di sicurezza e sulle misure di emergenza.
- Collabora con le altre figure della sicurezza: lavora attivamente con il datore di lavoro, il medico competente e l’RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) per garantire la sicurezza in cantiere, e partecipa alla riunione periodica, un momento di confronto e coordinamento tra le diverse figure della sicurezza.
Un RSPP qualificato contribuisce a creare una cultura della sicurezza in cantiere e a rendere l’ambiente di lavoro più sicuro per tutti i lavoratori. La sua presenza è quindi un investimento importante per le aziende, che si traduce in una maggiore tutela della salute dei lavoratori e in una riduzione degli infortuni.