Eletto RLST ad Avellino alla fine del 1999, Gianni Cetrulo fa parte del coordinamento regionale e nazionale dei RLST della FENEALUIL. Ha frequentato i corsi alla Scuola edile (ora Formedil) di Avellino e ha subito cominciato l’affiancamento con i tecnici per visitare i cantieri del suo territorio.
Geometra, con una solida esperienza nel settore edile, viene dalla gavetta e quindi conosce bene gli ambienti di lavoro delle Costruzioni.
«Sin dall’inizio del mio incarico – spiega – sono andato nei cantieri della provincia di Avellino, in particolare nella zona dell’Alta Irpinia, terra martoriata dal terremoto del 1980, ancora oggetto di interventi di ricostruzione».
«Per prima cosa – racconta – analizzo i documenti relativi alla sicurezza, in particolare PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento), POS (Piano Operativo di Sicurezza) e DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), mi confronto con il capocantiere e colloquio sempre con i lavoratori per verificare la loro idoneità, la consegna dei dpi e i vari adempimenti che riguardano la sicurezza di quel cantiere».
«Ritengo che noi RLST, soprattutto nelle piccole aziende, la stragrande maggioranza, composte in media tra tre e cinque persone, siamo spesso l’unica possibilità per fare prevenzione su salute e sicurezza», dichiara Cetrulo.
«Molti datori di lavoro – denuncia – non sanno nemmeno cos’è un RSPP o un RLS. A volte il RLS è un parente del datore di lavoro, che non sa neanche cosa significhi l’acronimo della sua sigla».
«Inoltre – aggiunge – intervengo anche alle riunioni periodiche di molte imprese per avanzare ulteriori richieste ai datori di lavoro, analizzare gli adempimenti necessari e verificare il corretto utilizzo dei DPI».
«Il RLST – afferma Gianni Cetrulo – ha svolto un ruolo importante anche durante l’emergenza Covid-19, ma si sarebbe potuto fare di più nel settore delle Costruzioni, che praticamente non si è mai fermato durante la pandemia».
«È stato fondamentale – precisa – informare i lavoratori sui rischi derivanti dal contagio, ma spesso non è stato facile: c’era molta burocrazia nei Comitati territoriali Covid».
Attualmente, nella provincia di Avellino e nella regione Campania ci sono grandi lavori finanziati con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ma, come ci racconta, intervengono soprattutto imprese medio-grandi che arrivano da fuori regione, che hanno i loro RLS e con le quali è difficile rapportarsi.
«Conosco le imprese del territorio – afferma Gianni Cetrulo – e riesco a svolgere bene i miei compiti, ma occorre rafforzare il ruolo dei RLST, con un’integrazione reale con le imprese, che tendono a non favorire il nostro lavoro. È anche una questione culturale: manca la cultura della prevenzione e delle tutela dei diritti di lavoratori e lavoratrici. Bisogna collaborare tutti – datori di lavoro, Sindacati, Istituzioni e organi di controllo – per potenziare le attività preventive e favorire una corretta formazione».
A fronte di un finanziamento Inail, in questo periodo Cetrulo sta collaborando con Formedil Avellino per analizzare le vibrazioni derivanti dalle macchine e quelle al sistema ‘mano-braccio’, con l’obiettivo di prevenire le malattie professionali muscolo-scheletriche.
«Stiamo raccogliendo le misurazioni che effettuiamo in una banca dati – precisa – per comprendere la reale portata del fenomeno e fare un’efficace opera di prevenzione, a tutela della salute di lavoratori e lavoratrici».
«Collaboriamo con Formedil anche per l’Ediltrophy – conclude Gianni Cetrulo – per promuovere il lavoro manuale di qualità e in sicurezza. Quest’anno abbiamo vinto la competizione regionale e siamo andati alla finale nazionale al Saie di Bologna, dove siamo stato elogiati per le capacità tecniche e, soprattutto, per l’attenzione al lavoro in sicurezza: il nostro obiettivo principale».