Continua la strage di lavoratori edili sulle strade italiane. Con l’ultima vittima, Francesco D’Alò, travolto da un tir alle 5.30 del mattino del 10 aprile 2025 sulla tangenziale di Bologna e morto sul colpo, sono già cinque gli infortuni mortali che si sono verificati quest’anno sulla rete autostradale italiana.
Nello stringersi nel dolore ai familiari della vittima, non possiamo non denunciare questa tragica escalation. La questione della sicurezza nei cantieri delle nostre strade diventa sempre più urgente, un problema che non può essere risolto soltanto dalle concessionarie, ma che necessita di un intervento immediato da parte dei Ministeri competenti per individuare soluzioni efficaci per arginare questa strage.
Proprio per questo abbiamo indetto uno stato di agitazione della categoria e, insieme ai sindacati dei trasporti, abbiamo chiesto un confronto al Ministro dei Trasporti e al Ministro degli Interni.
Occorre intervenire con misure strutturali, coinvolgendo, ad esempio, anche le Forze della Polizia stradale nei cantieri e consentendo alle concessionarie di intervenire nei confronti dell’utenza, facendo rispettare le limitazioni previste in presenza di cantieri.
Il Governo deve fare di più per garantire la sicurezza e l’incolumità di questi lavoratori che – ricordiamocelo – sono lì per garantire anche la nostra sicurezza sulle strade, ma non devono farlo a discapito della propria vita.