“Non possiamo essere soddisfatti per i dati riportati ad aprile 2025 dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) sulla patente a crediti” – dichiarano la Segretaria Nazionale UIL Ivana Veronese e il Segretario Nazionale FENEALUIL Stefano Costa.
“Pur constatando che oltre la metà delle aziende potenzialmente coinvolte ha ottenuto la patente, grazie all’ottimo lavoro portato avanti dal sistema della bilateralità contrattuale edile, e che su oltre 10mila ispezioni soltanto un centinaio di imprese ne erano sprovviste – proseguono i due sindacalisti – è grave che manchino ancora all’appello decine e decine di migliaia di società, ma soprattutto è incredibile che non sia stata effettuata alcuna sospensione della patente, nonostante i numerosissimi gravi infortuni, anche mortali, che continuano a verificarsi in edilizia”.
“È inconcepibile – affermano Costa e Veronese – che non ci siano state sospensioni cautelative, così come è troppo farraginoso il meccanismo di decurtazione dei punti, che abbiamo denunciato sin dall’inizio, che prevede il passaggio in giudicato della sentenza. Anche i ritardi nell’accesso ai dati della piattaforma e nell’attribuzione dei punteggi aggiuntivi vanno subito colmat”.
“Di fatto è un’arma spuntata contro infortuni sul lavoro e malattie professionali – aggiungono – che non svolge appieno la sua funzione di deterrenza e rischia di trasformarsi nell’ennesimo mero adempimento formale, burocratico”.
“Se non si interviene prontamente per correggere queste storture – concludono Ivana Veronese e Stefano Costa – rischiamo di piangere ancora molte altre vittime sul lavoro”.