Mentre continuano le battaglie quotidiane nei cantieri edili per tutelare la salute e la sicurezza di lavoratori e lavoratrici, desta preoccupazione la condizione di chi lavora ogni giorno sulle strade italiane per opere di manutenzione. Ad aprile sulla tangenziale di Bologna un altro operaio, l’ennesimo, è stato travolto e ucciso mentre svolgeva il proprio lavoro, per rendere più sicuri i nostri spostamenti. È una continua tragica escalation, un’emergenza sui cui lo Stato deve intervenire in maniera strutturale, come scriviamo in questo nuovo numero di “Safety First”, pubblicato in occasione della Giornata mondiale della Salute e sicurezza sul lavoro 2025.
Così come occorre intervenire per correggere le storture della “Patente a crediti”, che rischia di essere un’arma spuntata contro infortuni sul lavoro e malattie professionali. Ad oggi non è mai stata effettuata una sospensione della patente, nonostante non siano mancati gravi infortuni sul lavoro in edilizia: un’assurdità, che richiede un ripensamento della patente, prima di estenderla magari anche ad altri settori.
Notizie positive però arrivano dalla Lombardia, con l’Accordo su sicurezza, regolarità e qualità del lavoro riguardante le opere e i servizi che verranno realizzati in occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano-Cortina 2026, come ci racconta il Segretario Generale FENEALUIL regionale. E dove, presso la sede FENEALUIL di Milano, è stato inaugurato il primo Sportello Sicurezza UIL ‘Tutela a 360 gradi’, rivolto a tutto la Lombardia: un progetto nazionale del Sindacato delle Costruzioni FENEALUIL e del patronato ITALUIL, lanciato dal Segretario Generale Pierpaolo Bombardieri in occasione dell’ultimo Congresso della confederazione.
In questo numero della rivista, diamo poi come sempre spazio alle ultime novità giurisprudenziali, nella rubrica “La sentenza”, dove analizziamo le responsabilità del committente, condannato per omicidio colposo per la morte di un lavoratore autonomo, vittima di una caduta dall’alto da una villetta in costruzione, dove stava ultimando i lavori su un balcone, senza DPI.
Infine, diamo voce a un RLST, in questo caso di Bari, per raccontare la preziosa opera che svolgono i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali, non senza difficoltà, ma con passione e professionalità.
E non possiamo dimenticarci di chi ha perso la vita sul lavoro. Per questo motivo, FENEALUIL e Sicurezza e Lavoro – insieme alle altre sigle sindacali di categoria, al prefetto e al magistrato Bruno Giordano – saranno a Casteldaccia (Palermo) il prossimo 6 maggio, nel primo anniversario della strage sul lavoro costata la vita a cinque operai edili, impegnati in lavori sulla rete fognaria per conto dell’AMAP spa – Azienda Municipalizzata Acquedotto Palermo, vittime di esalazioni di gas tossici.