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Durc di congruità in cantiere: il punto della situazione

A cura di:

Dicembre 14, 2021

Durc di congruità in cantiere_il punto della situazione

Il 1° novembre scorso è entrata in vigore l’obbligatorietà del Durc di congruità in cantiere, così come previsto dal decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 143 del 25 giugno 2021

Questa decisione fa seguito ad anni di discussioni e lotte sindacali, che hanno poi portato alla stesura dell’Accordo collettivo del 10 settembre 2020, definito dalle Parti sociali più rappresentative per il Settore edile. 

Si tratta di uno strumento di fondamentale importanza, che consentirà una emersione del lavoro irregolare e parzialmente irregolare, che si stima pari a circa 2 miliardi di euro

Per approfondire l’argomento, invitiamo a leggere il nostro articolo nel quale spieghiamo cos’è il Durc e in cosa consiste la congruità

Campo di applicazione

La norma prevede l’introduzione di un sistema di verifica della congruità dell’incidenza della manodopera impiegata nella realizzazione di lavori edili eseguiti da imprese affidatarie, in appalto o in subappalto, ovvero da lavoratori autonomi coinvolti nella loro realizzazione.

Come abbiamo già spiegato in questo articolo, l’obbligo di Durc di congruità in cantiere si applica a tutti i cantieri nell’ambito dei lavori pubblici e, nell’ambito dei lavori privati, a quelli il cui valore sia pari o superiore a 70.000 euro. Sono esclusi i lavori affidati per la ricostruzione delle aree territoriali colpite dagli eventi sismici del 2016, sui quali è già attiva una congruità in ottemperanza alle Ordinanze n° 58 del 4 luglio 2018 e n° 78 del 2 agosto 2019 del Commissario Straordinario per la ricostruzione dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessate dagli eventi sismici.

Banca Nazionale delle Imprese Irregolari (BNI)

A partire da novembre, dunque, tutte le denunce di inizio lavori che saranno presentate alla Cassa Edile/Edilcassa saranno soggette alla verifica di congruità

Il Certificato di congruità attesta la congruenza dei costi della manodopera rispetto all’opera edile. La congruità riguarderà ogni singolo appalto/ cantiere.

L’esito positivo della verifica di congruità consente di ottenere il pagamento del saldo dei lavori edili e il rilascio del DURC.

Qualora non sia riscontrata la congruità è previsto un meccanismo di regolarizzazione, da attivare entro 15 giorni. 

Se questo non avviene, le imprese irregolari vengono segnalate e inserite nella cosiddetta Banca Nazionale delle Imprese Irregolari, o BNI

Inoltre, come spiegato in un articolo del 4 novembre pubblicato sul quotidiano economico Il Sole 24 Ore, a firma di Mauro Pizzin e Guglielmo Saporito, 

“in caso di Durc di congruità negativo […], anche il Durc “generale” diventa negativo fino a regolarizzazione.” 

La procedura informatica: il sistema CNCE_EdilConnect

Perno del sistema di controlli, dunque, sono le Casse Edili/Edilcasse, a cui le imprese affidatarie devono rivolgersi per richiedere l’attestato di congruità. Per supportare le imprese nella richiesta del Durc di congruità è stato predisposto un sistema informatico, denominato CNCE_EdilConnect, gestito dalla CNCE, la Commissione Nazionale Paritetica per le Casse Edili

La Commissione ha pubblicato un documento contenente una lunga lista di FAQ tecnico/operative (consultabile qui), al fine di “garantire una interpretazione uniforme sul territorio e permettere i corretti adeguamenti da parte delle software house, anche nell’interoperabilità con il sistema CNCE_Edilconnect.”

Ne consigliamo la lettura, perché è davvero molto completo e risponde a numerose domande relative alla procedura da eseguire

Al momento è troppo presto per fare una valutazione relativa alla sua efficacia anche perché questo strumento, davvero importante, è entrato in vigore dal 1° Novembre 2021. 

Siamo consapevoli, però, che sarà fondamentale vigilare affinché venga applicato e si evitino irregolarità. A questo scopo si è costituito, di concerto tra Parti Sociali (Sindacali e Datoriali) e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il “Comitato per il monitoraggio sul sistema di verifica di congruità” che monitorerà il funzionamento della norma e la sua efficacia

Si tratta di un passo sostanziale e decisivo contro il lavoro irregolare e il dumping contrattuale, che non potrà che migliorare la condizione lavorativa di chi è impiegato nel cantiere, ma affinché funzioni davvero è necessario proseguire nella giusta direzione, controllare e assicurarne il rispetto

Solo in questo modo, e con l’applicazione del contratto edile a chiunque svolga mansioni edili in cantiere, tutti i lavoratori potranno avere lo stesso trattamento e lavorare in sicurezza.


Articolo a cura di Donato Scutaro

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