Secondo il XIV Rapporto annuale – Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia, elaborato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel 2023 i lavoratori stranieri rappresentano una componente cruciale della forza lavoro nel Paese, con circa 2,4 milioni di occupati, pari al 10,1% del totale.
Il settore delle Costruzioni, in particolare, ha registrato un’elevata incidenza di lavoratori stranieri. Tra le attivazioni di contratti per cittadini non italiani, infatti, il 34,2% si concentra nelle Costruzioni, rendendo questo comparto uno dei principali per la manodopera straniera, subito dopo l’agricoltura (40,8%).
Approfondiamo insieme i dati del rapporto, concentrandoci sulle Costruzioni.
Di cosa parliamo in questo articolo
- Variazione del numero di occupati
- Nuove assunzioni stranieri non UE nel 2023: primo posto per il settore delle Costruzioni
- Divario di genere: le Costruzioni fanalino di coda
- Rapporti di lavoro a tempo determinato trasformati a tempo indeterminato
- Rapporti di lavoro cessati
- Datori di lavoro e nuove assunzioni di manodopera straniera
- Assunzioni programmate: triplicato il numero rispetto al 2019
- Imprenditoria straniera
- Infortuni sul lavoro: aumentano tra i lavoratori stranieri
- Conclusioni
Variazione del numero di occupati
Tra il 2022 e il 2023, nel settore delle Costruzioni si è registrata una diminuzione del numero di occupati italiani (-2,2%), a fronte invece di un aumento tra i lavoratori stranieri non UE, pari al +6,1%.
Come mostra il grafico seguente, alcuni settori produttivi sono caratterizzati da una più consistente presenza straniera, come appunto quello delle Costruzioni, dove l’incidenza degli occupati stranieri è pari al 16,4%, in prevalenza lavoratori non UE.
Nuove assunzioni stranieri non UE nel 2023: primo posto per il settore delle Costruzioni
Tra il 2022 e il 2023, in tutti i settori economici i lavoratori stranieri non UE risultano in crescita. Con riferimento in particolare al settore delle Costruzioni, il numero di nuove assunzioni tra questi soggetti è aumentato del +18,4%.
Entrano più nel dettaglio, il rapporto rileva che nel comparto sono aumentate soprattutto le contrattualizzazioni di cittadini bangladesi (+76,6%), egiziani (+48,2%), srilankesi (+46,8%), indiani (+43,3%) e pakistani (+41,0%).
Divario di genere: le Costruzioni fanalino di coda
A fronte di un aumento dell’occupazione di manodopera straniera, le Costruzioni continuano a registrare un divario di genere quasi totale.
Infatti, la forza lavoro impiegata è quasi interamente maschile: nello specifico, il 98,0% dei rapporti attivati riguarda lavoratori uomini.
Rapporti di lavoro a tempo determinato trasformati a tempo indeterminato
Un dato positivo è quello relativo alla trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.
Stando ai dati del Ministero, infatti, il numero dei contratti trasformati che hanno interessato i cittadini stranieri nelle Costruzioni è aumentato del +9,9%, un incremento dovuto alla sola componente non comunitaria.
Rapporti di lavoro cessati
Per quanto concerne, invece, il dato relativo ai rapporti di lavoro cessati nel 2023 rispetto all’anno precedente, nel comparto si è registrato un aumento pari al +15,7%.
Datori di lavoro e nuove assunzioni di manodopera straniera
Nelle Costruzioni, su un totale di 143.219 datori di lavoro che hanno effettuato almeno un’attivazione, 59.310 hanno assunto cittadini stranieri, corrispondenti al 41,4% del totale delle aziende del Settore.
Più nel dettaglio, la percentuale di datori di lavoro che ha effettuato attivazioni destinate solo a cittadini stranieri nel settore delle Costruzioni è del 64,0%, pari a 23.137 unità.
Assunzioni programmate: triplicato il numero rispetto al 2019
Nel 2023 nelle Costruzioni si sono registrate 119 mila assunzioni programmate di personale straniero, con una crescita del +25,5% sul 2022 e quasi del triplo rispetto al 2019.
A fronte di questa crescita, si registra tuttavia una crescente difficoltà per le imprese nel reperire personale qualificato tra i lavoratori stranieri. Particolarmente difficili da reperire sono gli elettricisti nelle costruzioni civili.
Imprenditoria straniera
Nel 2023, i titolari non UE di imprese nel complesso erano 392.489, pari al 13% del totale e in aumento di circa 2 mila unità rispetto al 2022 (+0,5%).
Nel settore delle Costruzioni, tuttavia, si registra un dato di molto superiore, pari al 20,4%, con una variazione di +3.577 unità rispetto al 2022.
Infortuni sul lavoro: aumentano tra i lavoratori stranieri
L’analisi degli infortuni occorsi ai lavoratori stranieri contenuta nel rapporto del Ministero è stata effettuata con riferimento agli ultimi anni disponibili, ovvero il biennio 2021-2022. Di seguito le principali evidenze:
- gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail nel 2022 sono stati oltre 703 mila, in crescita di quasi il 25% rispetto al 2021;
- poco più del 17% (122.774) di tali denunce di infortunio ha interessato i lavoratori nati all’estero, con un aumento del 20% circa rispetto ai 102.692 casi dell’anno precedente;
- quasi l’80% degli infortuni è stato denunciato da lavoratori stranieri provenienti dai Paesi non comunitari (97.580; +20,6%), mentre il rimanente 20,5% dai comunitari (25.194; +15,6%).
Il dato sui casi mortali è particolarmente negativo per quanto concerne la manodopera straniera. A fronte di un numero complessivo di 1.247 decessi, in diminuzione del 13,1% rispetto ai 1.435 dell’anno precedente, si nota uno scenario preoccupante. Infatti, il calo è da attribuirsi agli incidenti mortali tra i lavoratori nati in Italia (-17,3%), al quale si contrappone purtroppo un incremento del 10% tra gli immigrati.
In termini assoluti si segnalano 210 decessi in meno per i lavoratori italiani e 22 in più per i nati all’estero (+16 per i non comunitari e +6 per gli UE).
Mediamente il 91% circa delle denunce del settore delle Costruzioni riguarda infortuni occorsi a lavoratori stranieri di genere maschile, e le comunità maggiormente coinvolte sono quella marocchina, albanese e rumena, che complessivamente costituiscono il 40% circa dei casi.
Conclusioni
Il settore delle Costruzioni in Italia si basa fortemente sulla manodopera straniera, che rappresenta un pilastro fondamentale per mantenere la competitività e la produttività del comparto.
Tuttavia, la condizione lavorativa di questi soggetti rimane complessa.
Per garantire una migliore integrazione e sicurezza sul lavoro, è necessario intervenire con politiche mirate che favoriscano non solo l’accesso al lavoro, ma anche la stabilità e la qualificazione professionale di questi lavoratori.