L’industria delle Costruzioni è un settore cruciale per lo sviluppo e la crescita delle comunità in tutto il mondo, tuttavia espone le lavoratrici e i lavoratori a diversi rischi per la salute e la sicurezza. In particolare, le malattie professionali rappresentano una preoccupazione significativa.
Si tratta di patologie causate dall’esposizione a fattori di rischio specifici presenti sul luogo di lavoro. In effetti, gli operai edili sono esposti a una vasta gamma di pericoli, tra cui sostanze chimiche nocive, rumore elevato, vibrazioni, polveri sottili, temperature estreme e movimenti ripetitivi, tutti fattori in grado di provocare problemi di salute a breve o lungo termine, compromettendo la qualità della vita dei lavoratori.
Approfondiamo insieme e vediamo quali sono le principali malattie professionali nelle Costruzioni che colpiscono e affliggono i lavoratori del settore.
Di cosa parliamo in questo articolo
I dati INAIL
Secondo quanto rilevato nel Bollettino trimestrale delle denunce di infortunio e malattie professionali redatto dall’INAIL e relativo al I° trimestre 2023, nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2023 si sono rilevate complessivamente 144.586 denunce di infortunio, il 25,51% in meno rispetto al periodo gennaio-marzo 2022.
In controtendenza, purtroppo, il settore delle Costruzioni, nel quale si registra un aumento degli incidenti sul luogo di lavoro pari al +6,2%, confermandosi uno degli ambiti professionali con il più alto tasso di infortuni in ambito lavorativo.
Questa crescita era stata già registrata nell’ottobre 2022, quando l’INAIL segnalò come la crescita degli occupati nel settore delle Costruzioni avvenuta nel 2021 (+7,7%), ovvero in seguito alla ripresa post lockdown, fosse stata accompagnata dall’incremento di incidenti (+17,7%) e di patologie denunciate (+28,2%).
“Elevato il contributo in termini di vite umane: il settore si colloca al secondo posto in valore assoluto dopo il manifatturiero e per il 2021 conteggia 196 decessi, il 3% in meno rispetto all’anno precedente, calo inferiore a quello dell’Industria e servizi del 20,7%. L’incidenza dei decessi sulle denunce del settore risulta la più elevata tra tutti i comparti dell’Industria e servizi a conferma della pericolosità delle attività delle Costruzioni.”
Per quanto concerne età, sesso e nazionalità degli operai coinvolti negli incidenti:
- gli infortuni interessano quasi esclusivamente gli uomini (97,4%), che sono anche le uniche vittime sul lavoro del 2021 e del 2020. Questo dato non stupisce, visto che la componente maschile rappresenta la stragrande maggioranza dei lavoratori del Settore;
- il 62,8% delle denunce riguarda lavoratori al di sotto dei 50 anni, con la classe 35-49 anni la più corposa;
- nel quinquennio si osserva un aumento degli infortuni nelle fasce di età più avanzate: gli infortuni tra ultra quarantanovenni passano, infatti, dal 33,5% del 2017 al 37,2% del 2021;
- più anziani i deceduti: oltre la metà dei casi (56,2%) interessa i lavoratori tra i 50 e i 64 anni, e anche la quota degli ultra sessantaquattrenni è non trascurabile (il triplo di quella delle denunce);
- ¾ degli infortunati sono italiani. Tra i nati all’estero, i più colpiti nell’ordine albanesi, rumeni e marocchini (rispettivamente 6%, 4,3% e 3% del totale dei casi);
- l’83,7% dei deceduti è composto da lavoratori italiani. Tra gli stranieri, confermate le nazionalità rumena, marocchina e albanese (rispettivamente 4,6%, 2,6% e 1,5%).
Anche le malattie professionali denunciate nel Settore sono aumentate nel 2021, con un +28,2% rispetto all’anno precedente, fortemente condizionato dalla Pandemia.
Le principali malattie professionali nel settore delle Costruzioni
Secondo l’INAIL, le più diffuse malattie professionali nelle Costruzioni – in base alle segnalazioni con nesso causale positivo tra attività lavorativa e patologia – sono le seguenti:
- disturbi dei dischi intervertebrali, come la discopatia e l’ernia del disco;
- entesopatie periferiche e sindromi similari, ovvero condizioni di lacerazione e/o infiammazione di tendini o legamenti, che colpiscono principalmente le articolazioni;
- sordità;
- mononeuriti dell’arto superiore e mononeuriti multiple, patologie caratterizzate da alterazioni sensitive e perdita di forza distribuite nel territorio di innervazione di 1 o più nervi periferici;
- lesioni interne del ginocchio;
- spondilosi (artrosi della colonna vertebrale) e disturbi similari;
- altri disturbi delle sinovie, dei tendini e delle borse;
- altri disturbi dell’orecchio;
- tumori maligni della pleura, la membrana sierosa che ricopre i polmoni;
- osteoartrosi e disturbi similari;
- tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni;
- asbestosi, una malattia polmonare cronica provocata dall’inalazione di fibre di asbesto, più noto come amianto;
- dermatite da contatto e altri eczemi.
Per quanto concerne, invece, le patologie maggiormente associate al settore delle Costruzioni rispetto ai restanti settori, le più diffuse sono le seguenti:
- lacerazioni delle cartilagini del ginocchio o menisco;
- lesioni interne del ginocchio;
- traumatismo di altri e non specificati nervi;
- osteocondropatie, termine con il quale si indica qualsiasi processo morboso, localizzato o sistematico, che colpisca le ossa e le relative cartilagini;
- altri disturbi delle arterie e delle arteriole;
- distorsione e distrazione della spalla e del braccio;
- spondilopatie infiammatorie;
- altre cardiopatie reumatiche;
- altri disturbi dei tessuti molli;
- ostruzioni croniche delle vie respiratorie, non classificate altrove;
- altri disturbi dell’orecchio;
- perdita dell’udito;
- altre malattie vascolari periferiche;
- spondilosi e disturbi associati;
- patologie dei dischi intervertebrali.
Come si può evincere da questi due elenchi, i lavoratori del settore delle Costruzioni sono più esposti al rischio di sviluppare malattie professionali di tipo muscolo-scheletrico.
In effetti, la categoria è esposta a sollecitazioni fisiche intense, come movimenti ripetitivi, sollevamento di carichi pesanti, posture scorrette e sforzi eccessivi, che possono contribuire allo sviluppo di lesioni muscolo-scheletriche come lombalgia, tendiniti, sindrome del tunnel carpale e ernie del disco.
Non vanno, però, sottovalutate le patologie respiratorie e i danni uditivi collegati a questa professione, anch’essi molto diffusi. Infine, relativamente ai mesi estivi, gli operai vanno anche incontro a problemi di salute connessi all’esposizione al sole e alle temperature elevate.
A tal proposito, invitiamo a consultare il nostro articolo Come prevenire i colpi di calore sul luogo di lavoro.
Conclusioni
Le malattie professionali nelle Costruzioni, così come gli incidenti sui cantieri, sono molto diffusi, spesso a causa di una scarsa attenzione alla sicurezza dei lavoratori e alla prevenzione.
In linea con gli obiettivi al nuovo quadro strategico per la sicurezza e la salute sul lavoro 2021/2027 europeo e nazionale, la FENEAL si è adoperata per migliorare la prevenzione delle malattie professionali e degli infortuni del settore delle Costruzioni. Tra le tante iniziative in tal senso, ricordiamo la costituzione del Coordinamento Nazionale RLST FENEALUIL del Settore edile, avvenuta a marzo 2023 con l’obiettivo di rafforzare la figura del Rappresentante per la sicurezza territoriale nei cantieri e di fare sempre più sistema tra Confederazione e categorie sulle tematiche della sicurezza.
Per approfondire, invitiamo a leggere il nostro articolo Le malattie professionali e le iniziative messe in campo nel settore Edile