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Protocollo Milano-Cortina 2026, una vittoria sindacale

A cura di:

Maggio 5, 2025

Protocollo Milano-Cortina 2026, una vittoria sindacale

“Una grande vittoria sindacale per il lavoro di qualità”. Così il Segretario Nazionale FENEALUIL Stefano Costa definisce l’Accordo su sicurezza, regolarità e qualità del lavoro riguardante le opere e i servizi che verranno realizzati in occasioni dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano-Cortina 2026, siglato a Roma il 25 febbraio 2025.

L’intesa è stata sottoscritta dal direttore della Struttura per la prevenzione antimafia del Ministero dell’Interno, dai rappresentanti delle associazioni dei datori di lavoro (Ance – Associazione Nazionale Costruttori Edili; Cna Costruzioni; Confcooperative Lavoro e Servizi; Agci Produzione e Lavoro; Fiae Casartigiani; Confapi Aniem; Claai Edilizia; Anaepa Confartigianato; Legacoop Produzione e Servizi; Cnce Commissione Nazionale per le Casse Edili) e dai rappresentanti delle associazioni sindacali Fillea Cgil, Filca Cisl, FENEALUIL.

“Grazie al lavoro congiunto di tutte la parti coinvolte, da quelle istituzionali a quelle datoriali e sindacali, è stata raggiunta un’intesa che accoglie la maggior parte delle nostre richieste – spiega Costa – per prevenire infiltrazioni mafiose nei cantieri, contrastare lavoro ‘nero’ e lavoro ‘grigio’ e, soprattutto, promuovere una maggiore trasparenza nella costruzione delle opere e un lavoro sicuro e di qualità”.

Si tratta di un accordo importante, che riguarda un centinaio di opere, da realizzare nei territori di Lombardia, Veneto, Trento e Bolzano, che comprendono 44 impianti sportivi – 30 dei quali propedeutici allo svolgimento dei Giochi – e 50 infrastrutture di trasporto. Complessivamente, sono 70 gli interventi di ‘legacy’ (lascito) dei Giochi invernali 2026 per le comunità. Il valore economico complessivo ammonta a 3,4 miliardi di euro.

Sulla falsariga dei protocolli recentemente siglati per la ricostruzione di Ischia e in occasione dei cantieri per le opere del Giubileo di Roma, il nuovo accordo interviene in maniera decisa sulle stazioni appaltanti per contrastare lavoro irregolare e dumping contrattuale e garantire condizioni di sicurezza per i lavoratori e le lavoratrici, anche limitando il subappalto a cascata, tra i maggiori fattori di rischio per quanto riguarda salute e sicurezza e la probabilità di infiltrazione mafiosa nel settore.

Vengono garantiti una formazione adeguata e qualificata, con piani formativi e di addestramento aggiuntivi, anche per le lavorazioni non edili, e servizi di assistenza in materia di salute e sicurezza. Viene inoltre prevista una maggiore responsabilizzazione dei committenti e di tutti gli attori del sistema di prevenzione, anche attraverso la promozione del badge digitale di cantiere: strumento di cui la FENEALUIL ha più volte sollecitato l’adozione a livello nazionale, per monitorare e rilevare puntualmente la manodopera nei cantieri e la corretta applicazione dei contratti nazionali di settore e la formazione in materia di sicurezza svolta da lavoratori e lavoratrici, con la prospettiva di poter verificare anche l’effettivo orario di lavoro svolto.

Si prevede inoltre l’attivazione di un Tavolo di monitoraggio con la partecipazione di tutte le parti che hanno sottoscritto l’intesa, al fine di valutarne lo stato di attuazione ed eventuali integrazioni e criticità.

“L’Accordo su Milano-Cortina 2026 che abbiamo siglato – afferma il Segretario Stefano Costa – può essere un efficace strumento di prevenzione dei fenomeni di corruzione e di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata: una pratica virtuosa che andrebbe estesa a tutto il territorio nazionale”.

“Infatti – precisa – il comparto edile rimane uno più esposti alle inflazioni mafiose e, soprattutto, è uno dei settori che ancora presenta numeri molto alti in termini di infortuni gravi e mortali. Adesso dobbiamo tutti impegnarci per applicare il prima possibile tutto quello che di buono c’è nel protocollo, e non è poco, a partire dal badge di cantiere”.

“In questo senso – aggiunge Costa – ringrazio il prefetto Paolo Canaparo, direttore della Struttura per la Prevenzione antimafia del Ministero dell’Interno, che si è già attivato per fare recepire l’intesa a tutte stazioni appaltanti, in primis Simico (Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 Spa), la principale, che ha un Tavolo aperto con le confederazioni sindacali, al quale è presente anche la categoria, per arrivare il prima possibile a un accordo che recepisca il protocollo appena sottoscritto, così da poter inserire nei futuri bandi le prescrizioni ivi contenute e darne attuazione immediata, anche alle commesse già aggiudicate e in corso di esecuzione”.

“Dobbiamo valorizzare ulteriormente il ruolo della bilateralità e del Formedil – dichiara il Segretario FENEALUIL – per garantire una formazione effettiva e di qualità a lavoratori e lavoratrici: indispensabile per promuovere salute e sicurezza e prevenire infortuni e malattie professionali. Dobbiamo impegnarci per difendere la parte sana dell’edilizia – la stragrande maggioranza – di un settore che sa includere, sa essere attento all’ambiente, può far crescere il Paese e creare lavoro buono, di qualità, come dimostrano i contratti nazionali che stiamo sottoscrivendo in questo periodo”.

“Dobbiamo farlo – conclude Stefano Costa – per lo sviluppo dell’Italia, per uno sviluppo equilibrato e sostenibile, che non può però non passare anche da un giusto riconoscimento economico a lavoratori e lavoratrici, dal rafforzamento della bilateralità e da maggiori investimenti in salute e sicurezza sul lavoro”.

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FENEALUIL-House organ n. 11
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