Nei settori dell’Edilizia e delle Costruzioni, le case prefabbricate stanno guadagnando sempre più popolarità grazie alla loro rapida costruzione, all’efficienza energetica e alla flessibilità di design.
Le caratteristiche che connotano una simile tipologia di edificio portano spesso a sottovalutare i processi di costruzione e, in particolare, la trafila burocratica alla quale attenersi per poter procedere.
Costruire una casa prefabbricata, infatti, richiede un’attenta pianificazione e l’acquisizione dei permessi necessari per garantire la conformità alle norme locali e la sicurezza strutturale dell’edificio.
Vediamo insieme quali sono i diversi permessi richiesti per costruire una casa prefabbricata, i processi e le autorizzazioni necessarie.
Di cosa parliamo in questo articolo
Cos’è una casa prefabbricata?
Una casa prefabbricata è un tipo di abitazione i cui componenti strutturali vengono realizzati in una sede diversa da quella del sito di costruzione, per poi essere trasportati sul luogo e assemblati per formare l’edificio completo.
A differenza delle case tradizionali, che vengono realizzate solitamente in cemento armato e costruite interamente sul sito, le case prefabbricate offrono numerosi vantaggi.
Prima di tutto, il processo di costruzione è più rapido ed efficiente. I componenti prefabbricati vengono realizzati in uno stabilimento specializzato in condizioni controllate, riducendo i tempi di costruzione e i rischi associati alle condizioni climatiche. Questo può tradursi in un notevole risparmio di tempo e denaro.
Inoltre, le case prefabbricate offrono maggiore flessibilità in termini di design. Esiste, infatti, una vasta gamma di stili, dimensioni e materiali disponibili che consentono ai proprietari di personalizzare l’aspetto e le caratteristiche della propria abitazione prefabbricata. Questo fa sì che tali strutture possano adattarsi alle esigenze e ai gusti individuali dei proprietari.
Le case prefabbricate sono anche spesso considerate eco-sostenibili, grazie all’uso di materiali efficienti dal punto di vista energetico (ad esempio il legno) e alla riduzione dei rifiuti inerti da costruzione. Inoltre, molte di queste abitazioni sono progettate per garantire un’elevata efficienza energetica, riducendo i consumi e le emissioni.
Complessivamente, dunque, rappresentano un’opzione interessante per coloro che desiderano una soluzione abitativa personalizzata, efficiente e sostenibile.
Quali sono i permessi necessari?
Come accennato, realizzare una casa prefabbricata comporta, senza dubbio, un minore impegno costruttivo rispetto a un edificio tradizionale, ma è fondamentale ricordare che si tratta comunque di un immobile destinato a diventare permanente, di conseguenza è necessario seguire un iter burocratico nei fatti sovrapponibile a quello standard.
Contrariamente a quanto si è portati a pensare, infatti, la costruzione di un edificio modulare o prefabbricato non comporta una deroga alla regolamentazione, a cominciare da un aspetto: non è possibile disporre il manufatto ovunque, su qualsiasi terreno o suolo.
Come per qualsiasi costruzione, anche le case prefabbricate possono essere realizzate solo su suolo edificatorio e anche per loro vige il medesimo divieto di costruire su terreni agricoli o soggetti a vincolo paesaggistico.
Quindi, il primo step per realizzare una casa prefabbricata è ottenere il permesso di costruire; trattandosi di una costruzione permanente e non temporanea, il permesso di costruire, richiesto per qualsiasi tipo di costruzione, è obbligatorio anche per le case prefabbricate.
Esso deve essere richiesto presso il Comune competente, presentando un progetto dettagliato dell’edificio prefabbricato e soddisfacendo i requisiti urbanistici locali. In alcuni casi è sufficiente presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).
Bisogna, inoltre, effettuare le indagini geologiche, condotte da un tecnico abilitato (ad esempio un geometra, un architetto o un ingegnere), mettere in sicurezza il cantiere ed eseguire i lavori per la realizzazione degli impianti idraulici, elettrici, fognari e per i riscaldamenti.
Se il prefabbricato è destinato a essere disposto in una zona sismica, inoltre, è obbligatorio presentare una relazione di verifica sismica dell’intero edificio.
Ricordiamo che i regolamenti possono variare di comune in comune, si consiglia quindi di rivolgersi agli uffici preposti per assicurarsi delle procedure a cui attenersi.
Casa prefabbricata senza permesso di costruire
Abbiamo spiegato che non è possibile costruire una casa prefabbricata senza seguire le regole previste anche per gli edifici tradizionali. La violazione di queste norme è un reato legalmente perseguibile, a patto che non sussistano le seguenti quattro condizioni:
- collocazione all’interno di una “struttura ricettiva all’aperto”: se la casa prefabbricata viene posizionata all’interno di un’area destinata all’ospitalità temporanea, come campeggi o villaggi turistici, l’assenza del permesso di costruzione può essere giustificata. In questo caso, la struttura prefabbricata è considerata parte integrante della struttura ricettiva;
- ancoraggio temporaneo al suolo: la casa prefabbricata deve essere ancorata in modo temporaneo e non permanente al suolo. Questo significa che deve essere possibile rimuovere facilmente la struttura senza causare danni significativi al terreno circostante;
- autorizzazione all’esercizio delle attività conforme alla legislazione regionale: ad esempio, se la casa prefabbricata viene utilizzata come struttura ricettiva, come un bed and breakfast o un agriturismo, è necessario rispettare le regole e le disposizioni regionali per tali attività;
- destinazione turistica, occasionale e limitata nel tempo: la casa prefabbricata deve essere destinata a un utilizzo turistico, con carattere occasionale e limitato nel tempo. Questo significa che non può essere utilizzata come residenza permanente, ma solo per scopi turistici temporanei, come ad esempio un soggiorno vacanziero o una sistemazione temporanea per turisti.
Se non sussistono queste condizioni, la costruzione di una casa prefabbricata senza permessi è considerata abuso edilizio.