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Cos’è e come si usa il cartongesso

A cura di:

Novembre 21, 2022

Cos'è e come si usa il cartongesso

Nell’edilizia e nelle Costruzioni in generale si fa ampio utilizzo di numerosi materiali – il principale dei quali è senza dubbio il cemento armatocome, ad esempio, il cartongesso

Com’è facile intuire, si tratta di un materiale da costruzione composto da due strati di cartone e da uno strato centrale di gesso, molto diffuso nell’edilizia leggera per creare pareti divisorie, supporti o controsoffittature

In effetti, grazie alle sue caratteristiche peculiari, il cartongesso è molto versatile e può essere utilizzato anche dai non operatori del Settore, magari appassionati di fai da te, che intendono eseguire dei piccoli lavori di rifinitura nella propria abitazione. 

Ma cos’è il cartongesso, come si usa e quali sono i principali vantaggi derivanti dal suo impiego? Scopriamolo insieme. 

Cos’è il cartongesso

Il cartongesso è un materiale da costruzione, destinato a opere di edilizia leggere, composto da due strati di cartone che racchiudono uno strato di solfato di calcio diidrato, comunemente detto gesso

I due fogli di cartone esterni fungono da armatura, un po’ come accade con l’acciaio nel cemento armato, mentre il gesso all’interno può essere trattato con l’aggiunta di particolari additivi al fine di conferire al pannello delle proprietà specifiche come, ad esempio, l’isolamento acustico e la resistenza al fuoco o all’umidità. 

La sua invenzione è avvenuta per opera della US Gypsum Company (USG) nel 1916. Originariamente chiamato “Sackett Board”, dal nome della società di intonaci Sackett, una sussidiaria della USG, questo materiale è stato inizialmente venduto sotto forma di piccole piastrelle ignifughe, ma nel giro di pochi anni si è passati all’impiego di gesso multistrato e fogli di carta, per poi assumere la forma che noi tutti conosciamo in meno di un decennio.

L’utilizzo del cartongesso rientra nell’ambito della cosiddetta muratura a secco, che consiste nell’assenza di malta o intonaco e di acqua. Non a caso in inglese si chiama “drywall”, che in italiano possiamo tradurre come “muro asciutto”. L’assenza di intonaco e acqua riduce sensibilmente non solo i tempi di costruzione della parete, ma anche quelli dell’asciugatura, molto lenti. 

Com’è fatto il cartongesso

Abbiamo spiegato che il cartongesso è composto da due strati di cartone che contengono uno strato di gesso e che quest’ultimo può essere trattato con speciali additivi per rendere i pannelli ignifughi, isolanti, resistenti all’umidità, alla muffa, e così via. 

Il gesso è un minerale presente in natura, estratto da vari giacimenti, portato in fabbrica e miscelato con alcuni additivi (principalmente amido, polpa di carta ed emulsionanti o addensanti) e steso su un foglio di cartone fino a raggiungere uno spessore molto ridotto. In ultimo si inserisce il secondo strato esterno di cartone

In genere le dimensioni di un pannello di cartongesso sono le seguenti:

  • spessore: in media​ è compreso fra 6 e 20 mm, a seconda degli additivi contenuti. In Italia lo spessore più diffuso è quello da 12,5 mm;
  • altezza: in media è compresa fra i 60 e i 400 cm;
  • larghezza: di solito è pari a 120 cm;
  • peso: può variare a seconda degli additivi utilizzati e oscilla tra i 7 e gli 11 kg.

Quando si acquistano lastre di cartongesso, quindi, si può scegliere tra tagli differenti a seconda delle proprie esigenze

Tipologie differenti di cartongesso: lettere A, H, E, F

A seconda delle proprietà applicate ai pannelli, il cartongesso si differenzia in 4 tipologie, indicate con altrettante lettere dell’alfabeto;

  • cartongesso A: con questa lettera si indicano i pannelli in cartongesso standard. Idonei per la realizzazione di pareti divisorie, controsoffitti, librerie, cabine armadio, ecc.; 
  • cartongesso H: si riferisce ai pannelli idrorepellenti. Per indicare la capacità di assorbire l’acqua si affianca alla leggera H un numero (H1, H2, H3, ecc…). Sono indicati per eseguire pareti o strutture in ambienti più umidi, come bagno, cucina, cantina, ecc.;
  • cartongesso E: questa lettera si applica ai pannelli in cartongesso destinati ad essere utilizzati negli esterni. Si tratta di veri manufatti cementizi, realizzati utilizzando reti in fibre di vetro al posto dei fogli di cartone, con all’interno una miscela di cemento, sabbie e pietrisco di origine vulcanica, il tutto rivestito con cemento;
  • cartongesso F: a questa categoria appartengono i pannelli con proprietà ignifughe.

A queste 4 tipologie di base vanno aggiunte anche alcune varianti: 

  • cartongesso ad alta resistenza: questi pannelli presentano una elevata densità, quindi una maggiore resistenza agli urti. Oltre al gesso, lo strato centrale della lastra è composto anche da fibre di vetro, schiuma, amido, piccole percentuali di argilla e quarzo;
  • cartongesso accoppiato con isolante: destinati all’insonorizzazione o all’isolamento termico degli ambienti, questi pannelli possono avere al loro interno rispettivamente della lana di vetro o del poliestere;
  • cartongesso curvo: utilizzato per la realizzazione di pareti e manufatti curvi, ha uno spessore ridotto rispetto ai pannelli standard;
  • cartongesso antimuffa: lo strato centrale prevede l’impiego, oltre al gesso, di fibre di vetro per rendere la parete più resistente e dura. 

In base alla destinazione d’uso, quindi, si può optare per diverse tipologie di prodotto

A cosa serve il cartongesso?

Grazie alla facilità di installazione, alle sue proprietà intrinseche e alla sua versatilità, il cartongesso viene utilizzato per tantissimi scopi

I principali sono, senz’altro, la realizzazione di pareti divisorie, non portanti, oppure di cabine armadio e controsoffittature (magari per il passaggio di fili e tubature, l’installazione di faretti o di impianti di condizionamento dell’aria), ma ha anche altri impieghi: 

  • isolamento acustico di un ambiente;
  • isolamento termico;
  • realizzazione di manufatti, come librerie, scaffali, archi, mobili, porte scorrevoli, rivestimenti per camini, ecc.

Quali sono i vantaggi?

Perché il cartongesso è così tanto diffuso nell’edilizia leggera e nel fai da te? Quali sono i vantaggi derivanti dal suo impiego? 

Vediamoli insieme: 

  • è un materiale economico e di facile reperimento;
  • è molto versatile;
  • si adatta in modo perfetto alle varie esigenze, potendolo tagliare nelle forme e nelle dimensioni desiderate;
  • è facile da installare;
  • velocizza sensibilmente i tempi di esecuzione dei lavoro;
  • presenta una manutenzione rapida e semplice. 

Queste caratteristiche rendono il cartongesso il materiale d’elezione per la realizzazione di opere di edilizia leggera e di interior design

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