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DURC di congruità: boom nel 2022 contro il lavoro nero in edilizia

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Aprile 6, 2023

Durc di congruità boom nel 2022 contro il lavoro nero in edilizia

Secondo quanto riportato nel Report mensile dell’Osservatorio Congruità Nazionale della CNCE – Commissione Nazionale Paritetica per le Casse Edili, relativo ai dati aggiornati a febbraio 2023, nei primi 14 mesi dall’entrata in vigore dell’obbligatorietà del DURC di congruità sono state rilasciate oltre 45 mila certificazioni di congruità, per un importo totale di 3,953 miliardi di euro di lavori edili

Ricordiamo che le Casse Edili/Edilcasse sono tenute al rilascio dell’attestazione della congruità della manodopera in Edilizia, previsto nell’ambito dei lavori pubblici e privati (questi ultimi di importo pari o superiori a 70.000 euro). Per ottenere una attestazione positiva è richiesto che siano soddisfatti i requisiti minimi sull’utilizzo di manodopera indicati dal DM n. 143/2021.

Si tratta di un dato importantissimo, che certifica l’impegno del Settore a operare con regolarità, contrastando il lavoro sommerso e migliorando le condizioni di salute e sicurezza degli operai edili impegnati sui tantissimi cantieri aperti sul territorio italiano, aumentati anche in conseguenza alle agevolazioni fiscali rese disponibili ai proprietari di casa, come il Superbonus 110%

Approfondiamo insieme i dati relativi ai DURC di congruità pubblicati dalla CNCE, aggiornati a febbraio del 2023.

Boom di DURC nel 2022

Come accennato nell’introduzione, il rapporto dell’Osservatorio Congruità Nazionale segnala un boom di certificazioni di congruità rilasciate nel corso del 2022, proseguito a gennaio e febbraio 2023. 

Nel dettaglio, al 28/02/2023 i dati sono i seguenti: 

  • Attestazioni totali: 45.570;
  • Attestazioni positive: 45.544;
  • Attestazioni negative: 26;
  • Pratiche in istruttoria (in fase di verifica): 1.313.

Questi certificati sono relativi a lavori edili eseguiti per un valore totale di 3,953 miliardi di euro.

durc di congruità

Crescita esponenziale a partire nell’ultimo trimestre del 2022

Dopo un avvio lento a inizio del 2022, il numero di attestazioni rilasciate è andato via via crescendo, in particolare a partire dal mese di settembre, passando dalle 1.690 certificazioni di agosto alle 7.904 di dicembre.  

Tra ottobre e novembre è stato abbattuto il muro delle 5.000 certificazioni DURC al mese, superando le 8.000 a gennaio 2023 e sfiorando le 9.000 a febbraio 2023, per un totale, come riportato, di oltre 45 mila attestazioni emesse con esito positivo.

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Più del 70% di Cantieri Congrui

La congruità funziona, e combattere il lavoro nero si può e si deve!

Alla data del 31/01/2023, infatti, risultano conclusi 171.682 cantieri nel nostro Paese, di cui 126.262 congrui, poco più di 7 su 10, e 45.420 non congrui

Questo significa che, dopo un anno di rodaggio, la congruità per i lavori edili sta cominciando a funzionare, facendo emergere centinaia di migliaia di ore di lavoro e migliaia di lavoratori, a vantaggio di tutti, imprese serie e Stato, che in tal modo recupera milioni di euro di evasione contributiva e fiscale.

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I cantieri ancora attivi, invece, sono 98.645, per un numero totale di imprese pari a 90.684; nonostante l’aumento registrato a gennaio 2023, entrambi i dati risultano in calo rispetto al picco di novembre 2022, come probabile conseguenza delle modifiche e restrizioni imposte al Superbonus 110%.  

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Come abbiamo visto per le attestazioni di congruità rilasciate nel corso del 2022, la percentuale mensile di cantieri conclusi congrui è aumentata in modo netto a partire dai mesi autunnali del 2022, con un picco raggiunto a dicembre, per poi crollare a gennaio 2023, tornando in linea con i livelli precedenti. 

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In termini percentuali, le attestazioni di congruità rilasciate per i cantieri conclusi hanno visto un calo vertiginoso a gennaio 2023, per poi risalire altrettanto rapidamente a febbraio, raggiungendo il picco massimo finora raggiunto del 65,8%.

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DURC di congruità: le categorie di lavoratori

Il rapporto elaborato dalla CNCE contiene anche il dato relativo alle categorie di lavoratori impiegati presso i cantieri conclusi. In totale, le opere realizzate hanno visto la partecipazione di 167.870 lavoratori, divisi nelle seguenti categorie.

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Il dato relativo alla voce “Ristrutturazione di edifici civili”, che ha visto coinvolti più di 85 mila lavoratori, è molto interessante, perché fa eco all’enorme quantità di cantieri aperti nel corso del 2022 nell’ambito dei lavori di riqualificazione energetica destinatari delle agevolazioni del Superbonus 110%, a conferma del ruolo fondamentale che questa misura, pur con i suoi limiti più volte segnalati, ha avuto per l’economia del nostro Paese e per il settore delle Costruzioni nello specifico.   

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