Per parlare dell’importanza della bioedilizia per il futuro del settore delle Costruzioni, ma ancora di più del pianeta, è utile inquadrare il fenomeno all’interno di un quadro globale più completo.
Secondo il 2022 Global Status Report for Buildings and Construction elaborato dalla Nazioni Unite, infatti, nonostante un sostanziale aumento degli investimenti e del successo delle politiche attuate a livello globale volte a ridurre l’impatto energetico degli edifici, il consumo totale di energia e le emissioni di CO2 del settore delle Costruzioni sono aumentati nel 2021 rispetto ai livelli pre-pandemia.
In particolare la domanda di energia degli edifici è cresciuta di circa il 4% dal 2020, il maggiore aumento degli ultimi 10 anni, mentre le emissioni di CO2 derivanti dal funzionamento degli edifici hanno raggiunto il massimo storico di circa 10 GtCO2 (sigla utilizzata per indicare gigatonnellate di anidride carbonica), un aumento di circa il 5% rispetto al 2020 e del 2% rispetto al picco precedente del 2019.
Insomma, a oggi il settore delle Costruzioni continua ad avere un impatto consistente a livello globale sulle emissioni di gas climalteranti e sui consumi energetici. Ecco perché la bioedilizia, ovvero la progettazione e realizzazione di edifici più sostenibili dal punto di vista ambientale, rappresenta una esigenza che non possiamo più ignorare.
A tal proposito, invitiamo a leggere il nostro articolo “Decarbonizzazione Settore cemento: la strategia per l’Italia”
Approfondiamo insieme e cerchiamo di capire cos’è la bioedilizia, quali sono i principali alla base di questo approccio e perché è così importante.
Di cosa parliamo in questo articolo
Cos’è la bioedilizia?
Con il termine bioedilizia s’intende la pratica di creare strutture e utilizzare processi produttivi più responsabili dal punto di vista ambientale e più efficienti in termini di consumo di risorse durante non solo la realizzazione dell’edificio, ma su tutto il suo ciclo di vita, dall’ubicazione alla progettazione, passando per la fase di costruzione, il funzionamento, la manutenzione, l’eventuale ristrutturazione e lo smantellamento finale.
La bioedilizia è anche conosciuta come edilizia sostenibile o architettura sostenibile.
La bioedilizia è, nel concreto, un sistema di costruzione basato sull’impiego di materiali naturali e riciclati, tecniche di risparmio energetico e soluzioni innovative, che consentono di vivere in un ambiente sano, sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
L’obiettivo è aumentare l’efficienza energetica degli edifici che, come abbiamo visto, rappresentano una fetta importante del consumo globale, riducendo al tempo stesso l’impatto ambientale.
Per raggiungere questo obiettivo, i materiali utilizzati nella bioedilizia devono essere in grado di:
- assorbire e rilasciare l’umidità;
- mantenere costante la temperatura interna;
- fornire isolamento acustico;
- ridurre al minimo l’utilizzo di trattamenti chimici.
Cosa prevede la bioedilizia?
Gli edifici cosiddetti “verdi” sono progettati per ridurre l’impatto complessivo dell’ambiente edificato sulla salute umana e sull’ambiente naturale, attraverso tre step principali:
- utilizzare in modo efficiente energia, acqua e altre risorse;
- proteggere la salute degli occupanti e migliorare la produttività dei dipendenti;
- ridurre i rifiuti, l’inquinamento e il degrado ambientale.
La bioedilizia prevede un impiego sempre più ridotto di materiali come il cemento armato e l’acciaio, privilegiando materiali sostenibili e naturali come:
- legno;
- pietra;
- argilla;
- calce;
- paglia;
- fibre vegetali;
- sughero;
- gesso;
- canapa;
- bambù;
- juta;
- lana di roccia;
- argilla espansa.
Le tecniche di costruzione sono più efficienti, pensiamo ad esempio all’isolamento a cappotto, all’installazione di impianti di energia rinnovabile (es. il fotovoltaico) o di generazione dell’acqua calda sanitaria e dei riscaldamenti di ultima generazione (es. la pompa di calore) e all’utilizzo di sistemi intelligenti per il controllo della qualità dell’aria nelle case.
I vantaggi della bioedilizia
Abbiamo visto che l’ambiente costruito, nonché le tecniche e i materiali di costruzione utilizzati, hanno un enorme impatto sulla natura, sulla salute e sull’economia.
Adottando strategie di bioedilizia, invece, è possibile massimizzare le prestazioni sia economiche che ambientali, anche perché la metodologia alla sua base è applicabile a qualsiasi tipo di edificio (case, scuole, edifici commerciali e pubblici, laboratori, strutture sanitarie, ecc…) e in ogni fase del suo ciclo di vita.
I potenziali benefici della bioedilizia possono essere suddivisi in tre macro gruppi:
- Benefici ambientali:
- valorizzare e proteggere la biodiversità e gli ecosistemi;
- migliorare la qualità dell’aria e dell’acqua;
- ridurre i flussi di rifiuti;
- conservare e ripristinare le risorse naturali.
- Benefici economici:
- ridurre i costi operativi;
- creare, espandere e modellare i mercati per prodotti e servizi ecologici;
- migliorare la produttività degli occupanti, per quanto concerne gli edifici non residenziali;
- ottimizzare le prestazioni economiche del ciclo di vita.
- Benefici sociali:
- migliorare il comfort e la salute degli occupanti;
- aumentare le qualità estetiche;
- ridurre al minimo lo sforzo sull’infrastruttura locale;
- migliorare la qualità complessiva della vita.
Le case in bioedilizia sono generalmente più costose rispetto alle case tradizionali, ma offrono molti benefici, ai quali non possiamo più permetterci di rinunciare.
Anche diverse agevolazioni disponibili nel nostro Paese vanno in questa direzione, con l’obiettivo di aggiornare un parco abitativo ormai vetusto ed estremamente impattante e renderlo più efficiente e green, ad esempio migliorandone la classe energetica.